lunedì 23 dicembre 2019

Cina e India si difendono dall'Islam

CINA E INDIA SI DIFENDONO ED HANNO LE LORO BUONE RAGIONI.

È vero, la Cina non è democratica.
Ma i Cinesi sono molto intelligenti e se mettono gli Uyguri in campi di rieducazione è perché sanno quello che fanno. L'India invece è una grande Democrazia, tuttavia essendo anche gli Indiani un popolo smart, non si può biasimarli se si difendono dalla stessa subcultura musulmana che conoscono molto bene avendola in casa da secoli! La "cultura" islamica purtroppo non è uguale alle altre, è totalizzante, arrogante e aggressiva in modo abbastanza ottuso e ignorante: pretende di essere la verità assoluta rivendicando il diritto di conquistare e convertire tutti gli altri. 500 anni fa anche il Cristianesimo era per certi versi una cultura di conquista, è vero, ha razziato e conquistato e convertito in tutto il mondo. È vero però che la nostra cultura portava con sé anche elementi positivi come l'amore per il prossimo, per l'Arte, la poesia, la musica, la pittura e la scultura e ha regalato capolavori all'Umanità. Poi appunto sono passati 500 anni e noi siamo cambiati, c'è stato l'apporto della cultura illuministica e della Scienza.
La "cultura" islamica invece è rimasta indietro e non vuole assolutamente rinnovarsi o modernizzare la società civile. In una parola direi che se noi abbiamo imparato ad evolverci scrivendo e  leggendo tanti libri negli ultimi 5 secoli, loro invece non fanno che leggere sempre, solo ed esclusivamente lo stesso libro! E non hanno voglia di leggerne altri.

domenica 22 dicembre 2019

Cos'è la sinistra oggi?

SE LA SINISTRA CONTINUERÀ A PENSARE CHE:

- l’immigrazione è solo un giacimento di speranze
- i confini delle nazioni sono scritti sulla sabbia
- la cultura non conta
- l’identità è fluida
- i ceti bassi sono subalterni da rieducare
- la classe media è da spolpare
- i social media sono la realtà
- l’Europa si difende sventolando bandierine blu
- gli attacchi terroristici sono come incidenti d’auto
- la realtà si piegherà ai sentimenti
- la sicurezza è percepita
- l’Islam è una opportunità elettorale
- non esistono più gerarchie
- si spendono soldi che non si hanno
- le tasse fanno bene
- la pace si fa abolendo la guerra 
- il razzismo si sconfigge con l’antirazzismo di stato
- siamo materiale biologico
- Greta è una bambina prodigio
- la famiglia è superata
- esistono soltanto diritti e non più doveri
- l’Onu è il tribunale dei buoni
- la storia può essere riscritta
- il relativismo è assoluto
- l’Occidente è colpevole 
- l’uomo è nato puro e la società lo ha corrotto 

Se la sinistra continuerà a pensare questo non vincerà più. In questo caso, sarà soltanto un bene.

Tratto dalla bacheca di Giulio Meotti

sabato 9 novembre 2019

IPOCRISIA SINISTRA

Quando scriveranno articoli su articoli sugli ebrei uccisi in Europa e sull’antisemitismo quotidiano che va avanti da vent’anni a causa dell’immigrazione di massa e dell’islamizzazione, quando attaccheranno ferocemente i teppisti rossi che offendono la Brigata Ebraica ogni 25 aprile, quando si opporranno a ogni forma di delegittimazione e boicottaggio di Israele, quando renderanno conto delle mascalzonate antisemite dei partiti di sinistra in Europa, quando denunceranno l’Iran e i suoi tentacoli terroristici, quando si faranno in quattro contro l’antisemitismo alle Nazioni Unite e a Bruxelles, solo allora prenderó sul serio questa grancassa dei benpensanti e degli indignados sull’antisemitismo in Italia. Fino ad allora, la considereró come la specie piú subdola e banale di ipocrisia e politichese alle spalle di una tragedia.

giovedì 24 ottobre 2019

La voile islamique

LA VOILE ISLAMIQUE, SYMBOLE DE SOUMISSION DE LA FEMME.

La voile islamique N'EST JAMAIS UN CHOIX LIBRE! Il est toujours un symbole de soumission que l'Europe laïque ne peut ET SURTOUT NE DOIT jamais accepter! quelqu'un à gauche qui n'a pas d'arguments prend toujours l'exemple des religieuses chrétiennes: rien de plus faux, car les Sœures (une véritable minorité désormais dans notre société) elles ont fait un choix de vie conscient et libre et non imposé par le frère, le père, le mari et en général par les mâles de la famille! Ça c'è passait seulement dans les siècles passés, dans l'Europe chrétienne! La verité est que si nous commençons à tolérer ces gendre de choses, ce sera la fin et le retour à l'arrière des droits de l'homme et de la femme et surtout la négation de leur ÉGALITÉ ABSOLUE! Si l'État ou les hommes politiques français sont mêlés dans des affaires ou intérêts avec le monde musulman ça ne devrait jamais mettre en danger nos principes fondamentaux!!! Et ça vaut partout en Europe car désormais ne sont plus seulement la France et le Royaume Uni qui historiquement doivent faire face à ce genere de problèmes mais aussi les autres grands pays comme l'Italie, l'Éspagne ou la Pologne et même les petits pays d'Europe!

Ettore Tangorra, 25 ottobre 2019

venerdì 11 ottobre 2019

PALESTINA

MANCHESTER: uomo accoltella 5 persone. Solo ora sappiamo cosa ha patito Israele per 60 anni mentre da noi le teste "fini" facevano il tifo per i cosiddetti Palestinesi, che poi Palestinesi non sono in quanto l'unica comunità stanziale nel territorio erano da millenni gli Israeliti e qualche piccola comunità Cristiana rimasta lì dopo le Crociate. Tutti gli altri erano pastori o cammellieri erranti e la proprietà della terra era di foschi e sanguinari Emiri musulmani latifondisti, veri sàtrapi che iniziarono a vendere quelle terre piene di sabbia (che gli Ebrei trasformeranno poi in fertili giardini) a peso d'oro a tutti gli Ebrei della diaspora che erano interessati per motivi di radici culturali e religiose millenarie! Gli Emiri non diedero neanche la "prelazione" a quei pastori nomadi che neanche consideravano. Poi gli Emiri se ne pentirono, vedendo come quelle terre erano state trasformate, ma ormai era troppo tardi. "Palestinesi" furono dunque tutti i sudditi della Corona britannica, in maggioranza Ebrei, sia quelli già residenti sia quelli del ritorno dall'Esodo dopo la Seconda guerra mondiale, insieme anche ad una minoranza di arabi cristiani e musulmani. Durante la guerra in Europa truppe di Ebrei provenienti da quei luoghi combatterono a fianco degli alleati anche in Italia, a Montecassino ad esempio, assieme ad altri eserciti del Commonwealth indiani, neozelandesi e australiani, ed avevano sul braccio la scritta "PALESTINE" in inglese. Dopo la guerra le dittature degli anti democratici Re e Presidenti Arabi musulmani del Nord Africa e del Medio Oriente portarono poi una massa di profughi in questi luoghi, e questo prima e dopo la guerra d'indipendenza di Israele dalla Gran Bretagna. Questi profughi di riversarono in Palestina e non li voleva nessuno, al punto che spesso furono massacrati dall'esercito arabo Giordano. Essi trovarono in Israele indipendente e democratico un sicuro rifugio, finché il veleno anti occidentale dell'URSS non li aizzò contro i loro stessi protettori israeliani con parole di odio marxista e con la politica della forte natalità che li portò in pochi anni da poco più di 500.000 a quasi 5 milioni! Questa è la pura verità. Ma purtroppo da noi nella benestante e radical-chic Europa dei borghesi che strizzavano l'occhio alla terribile dittatura Sovietica la verità veniva sempre stravolta e la giovane democrazia israeliana dove tutti votavano, i diritti delle donne erano stra-rispettati e il progresso tecnologico, medico, economico assurgeva a livelli di eccellenza mondiale, veniva additata ad avamposto capitalista! Io c'ero e queste cose le ricordo bene, a me per il naso care cariatidi post-comuniste non mi ci prenderete mai!

giovedì 10 ottobre 2019

IL PIANO IMMIGRAZIONISTA

Il nemico non sono i migranti ma chi li deporta, il nemico sono le classi dominanti che se ne servono a piacimento contro i lavoratori e le loro conquiste sociali e sindacali. Quasi tutti i migranti non hanno coscienza di questo o arrivano da culture di schiavismo e discriminazioni sociali e sessuali. Il grande capitale lo sa e spera in una Europa futura di schiavi senza diritti, senza cultura, senza identità, che siano il più possibile abbrutiti e disperati per rifondare probabilmente una rivoluzione industriale basata sullo sfruttamento e la violenza. Una rivoluzione industriale ancor più violenta e terribile di quella che abbiamo vissuto nel XVIII° e XIX° secolo. La nostra cultura Cristiana buonista, tollerante e MASOCHISTA, ben si adatta a fare emergere in noi i sensi di colpa assurdi verso i più poveri della terra. Il grande capitale che non ha radici, non ha Patria, non ha etnia, non ha nessuna morale tranne il puro profitto, lo sa benissimo: oggi non esiste continente migliore dell'Europa cristiana, addormentata, rincoglionita di buonismo infantile e becero, di pacifismo vigliacco e autolesionismo dove non esistono neanche più i sessi e dove non si hanno più neanche le palle per comportarsi da adulti, di essere padri e madri, per essere spremuto a dovere! Siamo un continente di imbecilli con la sindrome di Peter Pan, convinti di essere For Ever Young! Non c'è nulla di meglio dei giovani europei rincoglioniti di mode e cazzate e cose senza nessun valore per essere sottomessi e soggiogati! Ci vogliono METICCIARE col mondo più arretrato e MODELLARE come plastilina ai loro sporchi fini economici. Tanto non sappiamo neanche difenderci tutti presi a fare selfie e incapaci di usare un'arma perché ci hanno infarcito il cervello di pacifismo e di sensi di colpa assurdi e noi siamo diventati ormai terra di conquista ideale!!!

Ettore Tangorra, 11 ottobre 2019

mercoledì 9 ottobre 2019

Islam, di G.P. Sardos Albertini

LETTERA A UN MUSULMANO

Caro "muslim",
vorrei poter scrivere caro AMICO muslim,
ma purtroppo non posso.
L'amicizia è una cosa seria. Significa fidarsi, condividere progetti e valori.
L'amicizia è quella cosa che il "barbaro e peccatore" occidente ti ha offerto.
Che tu hai fatto finta di accettare.
Ma in tutta onestà sai che non possiamo essere amici.
Io rispetto la tua Fede, per certi versi l'ammiro. Ma non è la mia. Non è compatibile con la società in cui tanto insistentemente pretendi di essere accolto ed integrato.
Ho letto e riletto, con il massimo rispetto, il tuo Libro Sacro: il Corano; in  cerca di uno spiraglio, di una speranza di pacifica convivenza.
Non l'ho trovata. Non c'è.
La tua Fede non ammette interpretazioni. La "Sunna" è la Legge.
Ma devi sapere che noi, l'Occidente, ha lottato, sofferto, combattuto per la sua Libertà... anche di fronte agli dei.
È dalla antica Grecia, attraverso i miti primi e le guerre poi, che affermiamo il principio che l'uomo è padrone del suo destino, capitano della sua anima. Non ci siamo mai inginocchiati. 2500 anni di storia che ci hanno portati a quella libertà che ti ha permesso di venire qui, a casa mia, di essere libero di professare la tua fede, di pretendere e offendere. Anche di uccidere. Anche di uccidermi.
Odio l'ipocrisia. Per questo ti dico: "non possiamo essere amici".
Perche tu non mi rispetti. Tu mi usi.
La tua Fede, ti permette di mentire a me che non la condivido. Addirittura di negare la tua fede per nasconderti, proteggerti e colpirmi.
La tua Fede ammette la schiavitù, la poligamia, le punizioni corporali a moglie figli. Non riconosce diritti alle donne.
Nella tua Fede ci sono schiavi sessuali bambini... perchè il Corano vietà l'omosessualità solo tra uomini (adulti).
Nel tuo Libro, tu devi uccidermi. Ti posso elencare tutte le sure e i versetti in cui ti è ordinato di farlo. Ma li conosci e sono talmente tante da non starci qui [a perdere tempo].
Poi, la tua fede ti VIETA di obbedire ai "kefirut", gli infedeli. È scritto chiaramente.
[3;149,151]-[4;59]-[12;54]-[40;35,36].
Mi amareggia molto. Mi piacerebbe ci fosse uno spiraglio per una possibile pacifica convivenza.
Ma perchè ci sia, tu dovresti distaccarti dal tuo Libro, non pensare che Religione e Stato siano lo stesso. Lasciare tua moglie e tua figlia libera. Non essere poligamo e non sentirti offeso dalla mia cultura e dai miei simboli. Allora forse potremmo anche iniziare a conoscerci e, chissà, un giorno essere veramente amici.
Ma tu non lo farai. Non puoi. Non te ne faccio una colpa.
Semplicemente, tu non puoi stare qui.
Non c'è spazio per lasciarti praticare qui appieno la tua Fede. Almeno, senza calpestare la mia e me.
Per il tuo bene e il mio bene, te ne devi andare.
Quando sarai pronto per separare la tua vita spirituale da quella secolare, sarai il benvenuto. Quando il Corano sarà per te quello che per noi è la Bibbia, sarai pronto per vivere con noi.
Apprezzo molto quello che in passato è stata la tua cultura. Le siamo debitrici per tante cose.
Lo so che l'Islam è pace. Ma lo è perchè prevede che tutti debbano essere musulmani o muoiano. La religione è una scelta non un'imposizione , per noi.
Forse noi ci arriveremo da soli a islamizzarci. Chissà, dubito. Ma più premete, più ci indurite. Più ci attaccate, più ci incattivite.
Ci state cambiando, e questo non è un bene , nè per noi nè per voi.
Lo sai che abbiamo una storia di violenza, guerra e crudeltà. Una brutta storia da cui per secoli abbiamo cercato di purgarci.
Questa minaccia che rappresentate, l'arroganza con cui ci disprezzate, ci sta facendo riemergere il lato peggiore e più oscuro.
La vergogna di questo ed il senso di colpa  è la sola ragione per cui ancora non abbiamo reagito. Forse anche il petrolio. Ma sta venendo meno. TUTTO.
La gente apre gli occhi. Lo faranno anche i governi.
Non ci sentiremo in colpa, ci avrete ferito cosí tanto da non farci più vergognare di noi, il petrolio non ci servirà più, e se ci servisse ce lo prenderemo di forza.
Allora accadrà quello che nessuno vuole.
Avrete portato la guerra e la paura nelle nostre strade. Le stesse da cui sarete ferocemente scacciati.
Non ci sarà più libertà, nè per me nè per te.
Non ci sarà più la possibilità di convivere.
Cosa peggiore, non ci sarà un ritorno, perchè, come sai, noi siamo guidati dalla ragione e non dalla Fede. La ragione ci dice che fino anche resterà uno di voi e una copia del Corano, noi saremo sempre in pericolo.
Sarà l'orrore peggiore che il mondo avrà visto. Miliardi di morti.
Pensa, potevamo essere amici. Tu con la tua Fede nel tuo Paese. Io nel mio.
Tu che lotti perchè il tuo paese sia migliore (invece di abbandonarlo per cercare di cambiarne un altro che non ti appartiene), io che rispetto la tua lotta, il tuo coraggio e la tua libertà.
Non mi convertirò mai, non ti lascerò mai convertire la mia Terra. Non ti lascerò uccidere chi non la pensa come te.
Difenderò me, i mie cari, compatrioti europei fino all'ultimo respiro e proiettile. Finiti quelli continuerò con le unghie e identi.
Come hanno fatto i miei nonni e i loro nonni  e i nonni dei nonni dei miei nonni prima di loro. Fino all'alba della Nostra Civiltà. Questa terra è imbevuta del sangue dei miei avi.
Io sono Italiano, io sono Europeo.
Sono della genia di Enea, Achille, Alessandro, Cesare, Omero, Dante, Napoleone, Riccardo, Scipione....
Abbiamo combattuto alle Termopili, Maratona, Poitiers, Vienna ... Gerusalemme.
Noi non ci inginocchiamo. Spargiamo il sale sulle ceneri dei nostri nemici dopo averli cancellati.
Forse prevarrete, ma se regnerete, regnerete su una distesa di tombe, di croci e stelle di David.
Avrete perso, anche voi.
(Di Gian Paolo Sardos Albertini)

mercoledì 2 ottobre 2019

Globalizzazione

LA "GLOBALIZZAZIONE"

È vero che la globalizzazione ha anche risollevato molti paesi poveri e in via di sviluppo del Mondo, ma è altrettanto vero che sia in quei paesi che qui da noi nel mondo più sviluppato, ha poi creato troppe, grosse e ingiuste disuguaglianze sociali che noi in Europa non conoscevamo ancora, e cosa ancora peggiore ha creato una crudele lotta tra poveri. L'Unione Europea poi ha fatto anche di peggio, in maniera becera e sciocca,  mettendoci del suo col "miope rigorismo economico" tedesco. Questo è il vero fallimento della cosiddetta "globalizzazione" che ha portato alla rinascita dei nazionalismi, alla Brexit e a tutto ciò che ne deriverà.

Ettore Tangorra, 01 ottobre 2019

Il Crocifisso nelle scuole

PERCHÉ SONO CONTRARIO A RIMUOVERE I CROCEFISSI DALLE SCUOLE.

Io sono ateo convinto, non credo in una entità soprannaturale cioè al di sopra della Natura, io amo semmai l'essere umano che nasce, vive e muore senza conoscere esattamente le sue origini, il suo scopo, il motivo della sua morte, ragione per la quale sono nate tutte le credenze e le tradizioni religiose umane. Ma le nostre radici europee sono giudaiche e cristiane, dunque siamo nati e cresciuti in un continente e in un paese dove almeno in teoria la cultura cristiana ci ha parlato di "UGUAGLIANZA E FRATELLANZA DI TUTTI GLI UOMINI E LE DONNE" da cui poi è derivato anche il pensiero illuministico settecentesco e i movimenti socialisti o solidaristi. È questa pietà nei confronti della comune condizione umana che ci ha segnato culturalmente. Non sono cose innate in ogni uomo, sono aspetti culturali che in tanti uomini e donne di altri continenti e di altre tradizioni culturali semplicemente NON ESISTONO. Altre religioni ad esempio non parlano affatto di "uguaglianza" o "fratellanza" di TUTTI GLI UOMINI E DONNE, anzi limitano fortemente queste ultime AI SOLI ADEPTI DELLA PROPRIA RELIGIONE considerando non solo le DONNE come INFERIORI ma anche i non appartenenti alla propria religione come NEMICI DA SOTTOMETTERE E ANNIENTARE SENZA PIETÀ! Altre considerano normale la divisione IN CASTE, altre ancora non hanno il taboo o il SENSO DI COLPA VERSO L'UCCISIONE di altri esseri umani. Ecco è forse proprio questa ignoranza che rende tanti europei deboli quanto al senso di identità culturale e appartenenza nei confronti degli altri. E QUESTO È MOLTO PERICOLOSO E PORTERÀ AL SUICIDIO DELL' EUROPA. Dunque togliere il Crocefisso dalle scuole non sarebbe solo un atto inutile e per alcuni blasfemo ma sarebbe un atto di capitolazione nei confronti di chi ambisce a sottometterci e un giorno ad IMPORCI I SUOI VALORI CHE NON SONO I NOSTRI!

Ettore Tangorra, 01 ottobre 2019

giovedì 25 aprile 2019

25 aprile di falsità

Perché mai alle manifestazioni ieri non c'erano le bandiere inglesi e americane? Chi sbarcò in Sicilia furono i generali inglesi e americani, e c'erano anche i veri palestinesi ossia gli ebrei che stavano colonizzando e rendendo fertile il deserto, poi c'erano australiani, neozelandesi, brasiliani e polacchi se non ve lo ricordate bene!
Come mai tutte quelle offese alla bandiera ebraica?
C'è qualcosa che non va proprio in questo "antifascismo" nostrano, quello che trent'anni fa strizzava l'occhio ai terroristi delle BR, quello del PCI che riceveva soldi dal PCUS, che irrideva il tricolore e stringeva con affetto le mani insanguinate dei terroristi palestinesi e si augurava che noi passassimo dalla parte dei popoli dell'est Europa schiacciati da dittature comuniste insanguinate. E meno male che non andò così sennò avrebbero paradossalmente compiuto lo stesso errore di Mussolini, ovvero "saltare all'ultimo momento sul carro del vincitore" portando ancora una volta la nostra povera Patria al disastro totale!
C'è qualcosa che non torna in questo antifascismo che, come ha detto qualcuno, in assenza di fascismo si erge a "bastione morale"mentre un popolo soffre privato dei suoi diritti fondamentali e schiavizzato dal "mondialismo" tanto di moda. In questi anni il popolo è stato deriso e dimenticato, stuprato e privato dei suoi diritti con la complicità di chi ormai, come la sinistra orfana dell'URSS e di Mao o la Chiesa cattolica orfana di fedeli, guarda all'Africa per raggranellare consenso e tutti ingrassano alla faccia degli italiani con i milioni che fanno sull'accoglienza le cosiddette "reti di carità" infami giri d'affari dei falsi samaritani che offrono lavoro di scambio a parenti e amici. C'è solo da vomitare...

giovedì 28 marzo 2019

"Olocausto" di Gheila Canarutto Nemni

LETTERA APERTA A NADIA TOFFA E AL SUO PROFESSORE DI STORIA

Gentile Nadia,
Oggi ho letto il suo Tweet sull'olocausto e i palestinesi. Temo abbia un po' di confusione in testa.

Olocausto è la parola italiana per indicare il nome di un sacrificio che veniva offerto nel santuario di Gerusalemme e interamente bruciato per D-o. Dell’animale non rimaneva nulla, se non un mucchio di cenere.

Quando i nazisti progettarono l’olocausto lo immaginarono e progettarono in questo modo.

In seguito alla soluzione finale degli ebrei non avrebbe dovuto rimanere più nulla. Se non delle saponette e della cenere.

Uomini, donne e bambini vennero caricati su carri bestiame senza aria ne’ cibo. I più forti che sopravvissero a quei trasporti al di là dell’umanità, trovarono la morte nelle camere a gas, nei forni crematori.

Durante l’Olocausto nessun paese aiutò gli ebrei, nessuno si adoperò per la loro causa.

Gli ebrei vennero abbandonati da tutti. Vennero assassinati nel silenzio del mondo sei milioni di essere umani. Come se gli abitanti di Milano e il suo hinterland sparissero tutti, fino all’ultima persona.

L’Olocausto fu una macchina di sterminio premeditata, in cui l’ebreo, come essere umano, perse ogni connotato di umanità agli occhi dei nazisti, dei polacchi, dei tedeschi, degli ungheresi, dei francesi, degli italiani.

Essere ebrei in Europa tra il 1938 e il 1945 significava una morte quasi certa.

I palestinesi sono arabi trapiantati in quelle terre per volere dei paesi arabi. Come disse Zahir Muhsein, i palestinesi vennero inventati per controbilanciare gli ebrei che arrivavano a vivere nelle terre deserte dell’allora Palestina.

I palestinesi non hanno mai vissuto in quella terra per tremila anni.

Gli ebrei su quella terra ci hanno vissuto davvero senza interruzione.

Durante gli ultimi secoli la presenza ebraica in Palestina si è rinforzata.

In Europa, ben prima del nazismo, gli ebrei venivano massacrati nei pogrom, accusati ingiustamente di tradimento, bruciati vivi perché non andavano in chiesa.

Nella Palestina di allora gli ebrei portarono con se’ valori troppo distanti da quelli dei paesi circostanti.

E quella democrazia poi nata nel 1948 e chiamata Israele diventò come una spina nel fianco delle dittature arabe. Quel piccolo paese in cui il tasso di analfabetismo è pari a zero, in cui tutti, a prescindere dal colore della loro pelle e dalla religione, hanno gli stessi diritti, in cui le donne guidano governi e pilotano aerei, in cui vive un milione di cittadini arabi che vanno a votare i propri rappresentanti nel parlamento israeliano, questa minuscolo puntino con altissima concentrazione di valori umani, si è trasformato in una miccia che potrebbe mettere in testa idee destabilizzanti agli abitanti dei paesi limitrofi.

Israele non ha mai smesso di dare ai palestinesi l’elettricità, l’acqua, le medicine, pagate con dichiarazioni di odio e attacchi terroristici.

Israele continua ad accogliere i malati palestinesi nei propri ospedali, li opera, li cura. Alcuni di essi sono tornati a ringraziare con addosso cariche di tritolo in grado di fare saltare per aria un intero reparto ospedaliero.

Nessun governo israeliano e nessuno israeliano si è mai sognato o prefisso di uccidere deliberatamente un solo palestinese.

Per gli ebrei la vita anche di un nemico, ha un valore intrinseco.

Se cerca qualcuno su cui addossare la colpa, non valichi con la sua mente il confine che ancora tutela la salvaguardia dei cittadini israeliani.

Passeggi per le vie di Gaza alla ricerca dei giornalisti che riprendono le manifestazioni contro il governo palestinese. Cerchi gli oppositori del regime, si prefigga l’obiettivo di trovare un solo ebreo.

Non troverà niente di tutto questo.

Come non troverà risorse spese nella ricerca ne’ finanziamenti europei investiti nello sviluppo. Perché tutto il denaro viene speso per mantenere in vita la violenza, l'ignoranza e l'odio.

Con la speranza che il suo professore di storia accorra in suo aiuto e ripari i danni causati dal fumo antisemita mediatico con cui troppe persone vengono accecate ogni giorno.

Gheula Canarutto Nemni

lunedì 28 gennaio 2019

Globalizzazione e immigrazione

Solo tre cose possono giustificare il desiderio di accogliere tutto il mondo nel proprio paese: fanatismo religioso, sordidi interessi o malattia mentale. In tutti i tre casi viene messo a rischio un paese senza un motivo valido. Allora io dico, la religione tenetevela per voi nel vostro privato, gli interessi di sporchi guadagni meritano la persecuzione e il carcere duro, e infine i vostri personali problemi di identità o psichici fateveli curare da medici bravi.
Un Ministro degli affari interni ha il dovere, non la possibilità, ma il dovere di difendere la Repubblica da tutto ciò che può minacciarla direttamente o indirettamente, da tutto ciò che può costituire a breve o lungo termine un danno o uno stress per i suoi cittadini, specialmente quelli anziani, poveri, in difficoltà già provati da crisi ed emergenze di ogni tipo. Il Ministro ha il dovere di pensare a chi abita nelle periferie e nelle case popolari dove le diverse culture non sono viste come snobistico e schicchettoso "colore folkloristico" ma spesso, anche se per fortuna non sempre,  come fonte di conflitti tra poveri ed aumento della maxi e della microcriminalità.
Il cittadino della Repubblica, tranne quei pochi milioni di agiati e colti radical-chic delle élites politiche e intellettuali, in genere non gode in Italia di una gran protezione sia per ciò che riguarda il lavoro sia per ciò che riguarda l'alloggio e gli aiuti alla famiglia, ed è proprio su questa categoria di persone che annovera operai, impiegati, esodati, pensionati, divorziati e single, giovani senza occupazione che non sanno se restare o andare all'estero, che pesa di più il peso di una accoglienza indiscriminata e dissennata in un paese poco organizzato per definizione. Questo popolo era quello che difendeva la vecchia sinistra un tempo, quella che ricordo io, quella dei diritti dei lavoratori e dell'emancipazione sociale e culturale dell'uomo e della donna, quella che oggi invece è asservita al piano criminale del capitalismo mondiale teso ad affossare diritti e stipendi dei più in nome di una globalizzazione fallimentare che deporta in modo criminale da un continente grande e ricco di risorse come l'Africa milioni di futuri schiavi a basso prezzo e senza diritti, donne lasciate languire nella schiavitù di culture arretrate che poco interessano al neocapitalismo mondiale che tutto si mangia e tutto distrugge.

Ettore Tangorra    2019

Cattivi maestri e studenti italiani

Sono veramente schifato, sì non trovo un altro termine adeguato, schifato e nauseato dall' ignoranza becera di cattivi maestri e student...