che neanche le so contare
negli anni migliori
a improvvisare l'amore
fuori dal mondo distante e nascosto
tradivo la mia bocca
mentre tremavano le mani
ignare del tempo sovrano
e anche dei giorni
impastati di pioggia
impastati di pioggia
immobile sui fianchi
contento del mio dolore
non so cosa mi spinse a non attendere più
a partire per cominciare un po' a soffrire
scalzo sulle braci dell'odio
e sui vetri taglienti
in un giorno di febbre e di vento
fu certo il mio coraggio
il desiderio degli occhi
e quella malinconia a cui non si mente
e non si può mai sfuggire
solo a forza di gambe
avrei creduto alle bugie
a quegli strani sorrisi
solo per sapere se era vero
quello che fin lì sapevo
e mi strappai la giacca
e consumai le scarpe
ma non lo rimpiango ciò che ho dato
e ciò che ho pagato
perchè la paura non esiste
il cuore è più forte
e avrei visto il tuo sguardo
e sentito il sapore del vino
non c'è bisogno di avere le ali
per afferrare i giorni belli
se non la tocchi e ti bruci
di questa vita un po' muori
ma poi ritornano i ricordi
a scompigliarti i capelli.
Ettore Tangorra 2011
Ettore Tangorra 2011
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