domenica 23 agosto 2015

Ovunque in Europa sale il grido della secessione!

Proprio non capisco. Lungi da me voler difendere a tutti i costi gli Stati nazionali così come sono e come ci sono stati tramandati dall'Ottocento Romantico. Lungi da me difendere a tutti i costi lo Stato italiano con tutti i limiti e i difetti che ha. Non voglio neanche difendere i ricchi e prosperi Sudtirolesi che prendono tanti soldi da Roma e redistribuiscono meno degli altri all'Italia. Infine io comprendo perfettamente le rivendicazioni di un'"etnia" come ce ne sono tante sulle Alpi che si sono trovate per avventura chi di qua chi di là da un confine senza averlo deciso loro. Non voglio stare dalla parte delle ingiustizie sulla pelle dei popoli, ci mancherebbe altro! Però: eh però mi frulla nella testa da sempre un pensiero e non riesco a spiegarmelo, ed il mio pensiero è che si fa tanto parlare di autonomia da nord a sud d' Europa, dalle isole Faer Oer e dalla Scozia, fino alla Catalogna o alle Fiandre o al Sudtirolo, dalla Bretagna fino alla Sardegna e alla Corsica, dall'Alsazia e Lorena fino alla Sicilia......ecc...ecc... Ma mai, io dico mai che queste cose scalfiscano i paesi tedeschi d' Europa, come Germania o Austria. Anzi spesso è ad esclusivo vantaggio proprio di quei due paesi che si parla di autonomie e di secessioni. Perché non si parla mai di autonomia della Baviera o del Vorarlberg o dello Schleswig-Holstein o del Baden-Württemberg? In altri termini si vuole forse, in un'ottica europeista, smembrare pian pianino tutti quanti i paesi membri tranne, guarda caso, la Grande Germania? E di esempi ce ne sarebbero anche in est-Europa da fare. Forse che sotto sotto si voglia ricreare, in una Europa dominata economicamente dalla terra di Thomas Mann, una Grossdeutschland a solo ed esclusivo discapito degli altri? mah....non so, ma a pensar male a volte ci si azzecca. Buonanotte.


Ettore tangorra   2015

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