lunedì 28 febbraio 2022
Ukrainians
When I was a child at school I liked to study geography and to the east there were rivers such as the Dnieper, Dniest and Volga (which was also the model of a famous Soviet car). Then there were cities like Leopol, Kiev, Kharkov and Dniepropetrovsk, all with Russian names because the USSR did not allow regional nationalism and also all the flags were similar, all red, a bit like the one re-introduced in Belarus by the dictator Lukashenko . But in the early 70's dad took us on a cruise three times on the cheap ships of the Black Sea Fleet (Chernomorskoje Flot) the Taras Shevchenko and the Ivan Franko, with their red funnels with the hammer and sickle. It was then that talking to waitresses and ship employees we realized that there were "Ukrainians", that there was a real Nation and that the language was also very similar to Russian but it was not Russian! They were very kind and hardworking people, warm and almost affectionate towards us and they left an extraordinary memory in our hearts. My father gave me a Soviet Zenit camera on the ship that I still have and he bought a Fed that was a Soviet imitation and cheaper but more robust and precise than the German Laika. We talked to many Ukrainians who, although very reserved and cautious, already showed us a lot of sympathy and a great desire for Europe. This is my old memory, old but true and still very much alive.
mercoledì 23 febbraio 2022
A cosa ci siamo ridotti
Premetto che a me piace chi scombina tutte le carte, chi rovescia i giochi sul tavolo, chi mette in dubbio lo status quo, chi rimette in discussione ciò che tutti ritengono acquisito, chi dà un impulso alla Storia, nel tempo e nello spazio fisico. Mi sono sempre piaciuti i personaggi come Carlo Magno o come Napoleone, gente che non si ferma davanti alle carte firmate o al politicamente corretto e vuole trasformare e attualizzare la realtà secondo un disegno libero da schemi. È chiaro che simili personaggi debbano avere una grande intelligenza e personalità e avere nelle mani il massimo potere di decidere e mettere in atto le loro visioni senza lacci e condizionamenti. Tutto quello che insomma manca alle democrazie occidentali, manca a questa Europa burocratica che ha generato solo personalità piccole e insignificanti. Persino negli USA è successo questo: appena appare una qualche personalità ben definita viene schiacciata o espulsa dalla burocrazia e tutto deve ritornare alla noia, al piattume, all'indecisione, alla debolezza di pensare e di fare. Oggi i nostri politici e i nostri governi si sono trasformati in pretini di campagna paurosi e inermi, tutti protesi a parlare di cose vuote prive di contenuto, a sottostare alle ideologie ignoranti e soffocanti, alle parole d'ordine senza alcun significato e ad ascoltare le voci deboli e vigliacche di chi si rifugia nel vizio piuttosto che essere artefice della propria vita. Non a caso ci si è appiattiti ormai sui luoghi comuni più insignificanti, sulle banalità più sciocche, ci si rifugia nella bruttezza delle cose meschine pur di non essere veri e attivi! Nel nostro mondo ridotto così dove invece di correggere e educare non si fa che giustificare e perdonare tutto è chiaro che la mente stessa degli uomini e delle donne e il progresso della società sono fermi e paralizzati, incapaci di correre avanti e di leggere la realtà stessa. I giovani di cosa vivono oggi se non di stronzate colossali e inutili?
A questo si è ridotta la Democrazia occidentale e questo dev'essere il punto d'arrivo del nostro destino? Persino le dittature più feroci sono in grado di superarci e di scavalcarci, di batterci al tavolo da gioco e di superarci nello sviluppo e nel progresso tecnologico. E noi dovremmo stare a guardare? Dovremmo continuare a guardarci decadere in questo modo indecente nella bruttezza e nel male? Continuando ideologicamente a dire che ciò che è bello è brutto e ciò che è giusto è sbagliato solo per accontentare i più deboli e viziati, i più meschini tra noi? Qui se non cambiamo in fretta siamo destinati alla fine, ed è inutile che guardiamo dall'alto in basso i vari dittatori e i vari regimi del mondo se non sappiamo più porci come esempio e come guida. È inutile giudicare chi invece le idee e i piani ce li ha eccome e li mette pure in atto mentre noi stiamo a guardare!
Ettore Tangorra
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