Ieri ho visto un bellissimo documentario di quel gentiluomo francese che va in giro con la telecamerina e vuole dormire a casa di qualcuno. bellissimo, è andato a Teheran, Qom e altre città importanti dell'Iran. Per chi non c'è mai stato è interessante vedere come il paese abbia antichissime e nobili tradizioni e soprattutto di quanto sia elevato il tenore di vita rispetto per esempio a certi paesi arabi o all' Afganistan o al Pakistan o alla stessa grande India. Il livello di istruzione dei giovani e delle giovani è elevatissimo ed esiste una classe media molto ricca e prospera. Fa da contrasto un'autorità di polizia un po' ottusa anche se infondo cortese con gli stranieri e un mondo clericale-religioso-politico arroccatto nella tradizione. Ma infondo questo c'è anche da noi se pensiamo alla chiesa cattolica o al clero ortodosso in Serbia o Russia o agli stessi rabbini conservatori in Israele. Qui in Iran però è chiaro a tutti che c'è il partito unico rivoluzionario che domina incontrastato ed incontrastabile, un po' come a Cuba, e il paradosso è che se domandi ai ragazzi maschi che hanno vent'anni e che almeno in città sono uguali ai nostri (maglietta, jeans e anche alcuni capelloni) e che non hanno visto l'estero (puoi uscire forse solo dopo aver fatto il militare) ebbene loro ti dicono che con la laurea andranno in America perchè lì ci sono laboratorii e infrastrutture... proprio dal demonio occidentale che i politici locali additano a nemico numero 1 !!! Anche le ragazze, nonostante possano uscire solo con quel brutto chador sono chiacchierone, colte e informate. Si respira dovunque un senso di repressione del sesso e, forse, dei sentimenti ma questi giovani sanno ciò che vogliono e mi sono fatto l'idea che se solo potessero esprimersi col voto, ebbene sceglierebbero un modello che si avvicina molto a quello occidentale. Le espressioni poi di orgoglio giustificato per il loro paese è molto simile a quello che avevamo noi nell'Italia fascista: noi abbiamo una storia millenaria, noi siamo i migliori, noi domineremo il mondo, ecc... con qualche punta anche di "razzismo" infondo in certe frasi come -"ma qui non siamo mica in Iraq o Pakistan, cosa credete?"-. Interessantissimo per chi ha fiducia nel progresso come me, per chi crede che prima o poi per una sorta di legge naturale si arriverà tutti quanti alla convivenza e alla compartecipazione dei valori importanti.
Ettore Tangorra 2012
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