lunedì 9 aprile 2012

Quel che va detto a Gunther Grass



No Gunther, non sono d'accordo con te.
Per quello che dici, certamente conta il fatto anagrafico generazionale, così come il fatto di far parte della nazione tedesca.
La colta e sviluppata nazione dove sei nato, la cui opinione pubblica mandò al potere, ahimè democraticamente, una classe politica che seminò barbarie, massacri, violenza e prepotenza per la seconda volta nel XX secolo. Eravamo il continente faro della Civiltà mondiale e a causa di due terribili guerre scatenate dai tedeschi ci siamo praticamente suicidati.
Quello del nazionalsocialismo poi fu qualcosa di talmente orribile che non si potrà mai paragonare con null'altro al mondo.
Nel tuo paese vennero massacrate le classi mercantili e intellettuali che vi facevano grandi, forti e rispettabili agli occhi del mondo, e tutto questo in nome della filosofia di un "troll" falso filosofo da osteria. So che questo fantasma aleggia ancora nel tuo paese.
Il comunismo poi, terrificante eresia cristiana, seguì subito dopo la guerra ed oppresse metà della Germania senza soluzione di continuità col regime precedente, senza offrire neanche un piccolo spiraglio di democrazia per più di 10 milioni di tedeschi. L'altra parte di voi, sotto tutela degli altri europei, e grazie alle braccia di tanti italiani, divenne amabile e ricca, quasi adorabile, almeno fino agli anni ottanta.
Ma bisogna dire che il comunismo aveva avuto origine pur sempre in un paese di servi della gleba, ancora in uno stadio medievale, più orientale che occidentale, e pur tuttavia gli "ossi" (i tedeschi dell'est) si sono adattati e adeguati anche a questo regime con inquietante facilità, anzi primeggiando tra i paesi del Patto di Varsavia! Questa è la parte oscura dei tedeschi, la parte che io definisco quasi insondabile e che a volte, come nel tuo caso, riemerge.
Quello che tu scrivi nella tua poesia è stupido: già all'inizio degli anni 50 gli ebrei, in gran parte miseri profughi, avevano già raggiunto uno sviluppo agricolo, sociale e industriale senza pari nell'area. Nulla di paragonabile si era mai visto in medio oriente. Oggi la potenza industriale, intellettuale, culturale, nel campo della ricerca scientifica è in Israele proporzionalmente superiore a quella degli stessi USA, tenuto conto del contesto geopolitico dove Israele ha dovuto vivere, delle proprie convinzioni religiose a volte estreme, ma anche a causa degli errori o delle scelte delle grandi potenze del dopoguerra.
Come tutte le democrazie di stampo occidentale anche la nazione israeliana ha vissuto momenti di luci ed ombre, ha percorso gli anni bui della guerra fredda, ha mostrato a volte come tutti di commettere gravi errori, e ha subito il peso della sua parte più fanatica e tradizionalista. Ma tu, fine intellettuale, hai riflettuto solo un momento sulle eccezionali ed estreme difficoltà in cui questa democrazia ha dovuto nascere, crescere e svilupparsi come è oggi?. Immagina solo un momento come si sarebbe comportata ogni altra nazione in una situazione analoga. Forse la storia ci ha già mostrato come alcune nazioni in difficoltà hanno reagito, l'Italia o la Germania per prime.
Israele ha tenuto duro senza quasi mai perdere il lume della ragione e, consentimi, anche della pazienza. Eppure avrebbe potuto farlo, forte dei suoi potenti alleati, forte della sua sicurezza economica e militare. Ma non l'ha fatto.
Se Israele costituisse veramente una minaccia per l'area, credi tu che non avrebbe già distrutto i suoi nemici giurati più e più volte? E avrebbe potuto farlo quasi legittimamente, viste le minacce, le stragi, le guerre, la cieca e ignorante ostilità da cui da sempre è circondata. Israele non è mai stata un mostro a tre teste.
I terrificanti regimi arabi, ricchi a milioni e milioni, hanno in 60 anni oppresso e affamato i loro popoli, e oggi li massacrano coi cannoni (vedi i recenti fatti) facendo leva sulla terribile ignoranza della gente e sulla religione musulmana che mai come qui vanno insieme a braccetto per convenienza politica.
Se Israele fosse veramente una minaccia si sarebbe legittimamente difesa e non so che fine avrebbero fatto questi regimi. In Israele il potere politico, economico e militare è stato sempre gestito dal suo popolo, nonostante spinte nazionalistico-religiose, socialiste o laburiste, ma tutto ciò in un contesto democratico, dove la gente soprattutto vota e se il popolo ebreo è incazzato con la sua classe politica la manda a casa a calci nel culo senza tanti complimenti come succede sempre più spesso anche da noi qui in Europa.
Io non so cosa stai coltivando dentro di te Gunther, oltre ai tuoi brutti fantasmi, ma mi auguro con tutto il cuore che venga offerto ai popoli arabi o persiani più cultura, più democrazia, più libertà economica e commerciale, non certo più bombe atomiche!.
Da che parte stai? Sei veramente riuscito a nutrire la tua anima di tolleranza e democrazia o sei ancora il Gunther che militava nelle Panzerdivisionen SS o che viveva nella Germania di Danzica, al confine col comunismo reale? Stai commettendo lo stesso errore di chi in Europa da sinistra inneggiava ai terroristi palestinesi o ad Arafat dalle mani lorde di sangue.
Io ricordo bene quegli anni dove tutto era o bianco o nero, dove o si stava da una parte o dall'altra. Anni da dimenticare e basta.
Vorresti dare l'arma nucleare in mano al piccolo Hitler persiano? Da un intellettuale come te sinceramente io mi aspettavo ben altro, mi aspettavo che il tuo rispetto per il popolo persiano o per i popoli arabi sfociasse come in tutti noi nel sincero afflato verso la primavera araba o in favore delle lotte della numerosa e coltissima gioventù persiana contro un regime di lugubri e ignoranti mummie che ormai hanno gli anni o i mesi contati. Almeno lo spero con tutto il cuore.




Ettore Tangorra  2012

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