martedì 28 febbraio 2012

L'odore caldo del pane

Sotto il carico dei pensieri blù 
lascio questa nebbia di pianura 
nel naso ho l'odore della follia 
so che potrei essere un'altro 
solo se il tempo cambierà 
qualche kilometro più in là 
come vorrei che il mio cuore 
trovasse aria nuova da respirare 
che i miei occhi vedessero ancora 
come quando gli anni erano veloci 
e buoni i pensieri 
mentre il cielo di notte ci regalava tutta la vita 
e ora non mi resta che affezionarmi 
a questa idea del nostro grande amore 
che è l'unica risposta buona che ho 
come un pesce sul fondo del mare 
che cerca luoghi per andarsi a riparare 
acque sicure dove riposare 
dove non è difficile ormai capire 
che l'unico modo per continuare a sognare 
è addormentarsi la notte 
insieme all'odore caldo del pane.




Ettore Tangorra   2012

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