le ho anche coltivate
accarezzate e raccolte
mentre non sapevo chi ero
e quanto ne volevo
e nel profumo intenso della pelle
ne ho anche approfittato
quasi senza capire
ne ho mangiato
senza accorgermi del tempo
per allontanare il buio e lo spavento
ho poi morso
e mi sono graffiato
forse non m'accorgevo delle spine
mentre era tutto così giusto e vero
rose del tempo sospeso
specchio degli occhi aperti
là dove ho perso l'anima
tra pezzi d'infinito.
Ettore Tangorra 2012
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