Vivo coi piedi sulla terra
quasi io non fossi mai scappato
quasi io non fossi mai scappato
ed ora non avrei nulla di buono
neanche il giusto che ho avuto
neanche il giusto che ho avuto
dopo averlo così tanto amato e desiderato
e lavorando senza sosta pagherò sempre
per tutto ciò che dico
e tutto ciò che faccio
per tutto ciò che dico
e tutto ciò che faccio
perchè la mia fronte non si è bagnata
di viltà, arroganza o pazzia
di viltà, arroganza o pazzia
se ho condiviso la fatica
se so che molto di me ho comunque dato
e se chiamo ancora adesso le cose
col loro giusto e caro nome
se so che molto di me ho comunque dato
e se chiamo ancora adesso le cose
col loro giusto e caro nome
e se non parlo mai di ciò che non vedo
e che non credo di amare
se è il mio cuore di cane
che fiuta il gesto sincero
che corre nel bosco fedele ai suoi occhi
che misura il suo passo veloce
ansimando nel forte respiro
quasi a raggiungere l'arco del cielo
ma anche se ho tanto imparato
è solo il vento che sparìglia le foglie domani
e che non credo di amare
se è il mio cuore di cane
che fiuta il gesto sincero
che corre nel bosco fedele ai suoi occhi
che misura il suo passo veloce
ansimando nel forte respiro
quasi a raggiungere l'arco del cielo
ma anche se ho tanto imparato
è solo il vento che sparìglia le foglie domani
e sarà in questo freddo mattino di neve
e trasparente cristallo
che guarderò gli occhi di mia figlia
e che forse sarò ancora Re
con la nobiltà delle mie mani.
e trasparente cristallo
che guarderò gli occhi di mia figlia
e che forse sarò ancora Re
con la nobiltà delle mie mani.
Ettore Tangorra 2012
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