sabato 21 novembre 2015

Gli occhi

Gli occhi
sono occhi
e fanno quello che sanno
fanno quello che possono
gli occhi sono la luce
anche se la luce si riduce

Gli occhi non mentono
non sanno dire bugie
mentono le mani a volte
anche se non credono
gli occhi amano solo
quello che vedono

trafiggono i corpi
e le montagne
attraversano il mare
come i pesci d'argento
e salgono in cielo insieme a te
se gli dài l'occasione

Gli occhi ti dicono
quello che senti
gli occhi sanno distinguere
la vita dal sogno
quando ne hai bisogno
e sorridono al cuore delle persone

i miei occhi oggi
si nascondono
tra i miei capelli grigi
e i tanti ricordi
il cuore è felice
ma tutti i miei anni mi confondono.


Ettore Tangorra    2015

venerdì 20 novembre 2015

Terrorismo in Europa

Questi giovani si identificheranno pure in qualcosa, avranno pure vissuto in famiglie difficili, avranno anche avuto grossi problemi economici ma qui c'è di più, molto di più, qui c'è la follia, qui c'è il delirio "nazista", qui ci sono le droghe pesanti! I loro cattivi maestri e loro stessi rappresentano una minaccia seria, molto più seria di qualsiasi altra minaccia mai vista. Anche i miei bisnonni erano poveri contadini che vivevano in case semidiroccate con gli animali, anche loro vivevano vite brevi e dure, anche loro non erano istruiti, anche loro non erano capiti dal governo regio di quel tempo....ma loro non si sono mai trasformati in bestie sanguinarie a 20 anni d'età, mai!!! No, loro non si sono mai trasfigurati a tal punto. Non sottovalutiamo questa minaccia perché è un po' come se ci avesse invaso un popolo di alieni anaffettivi e drogati. Per ora capiscono solo un linguaggio. E per favore basta con questa solita Europa colpevole di tutte le nefandezze di questo mondo perché non è così: un giovane anche se povero o disadattato si rimbocca le maniche e lavora e costruisce qualcosa, non crede nelle stronzate religiose e nei maestri fanatici, la maggior parte dei giovani non sono così!!! I nostri bisnonni in America sono forse tutti diventati crudeli sgherri di Al Capone? Direi proprio di no perché avevano le palle di affrontare una vita difficile con coraggio, quello vero, non quello di decapitare bambini o stuprare e massacrare donne innocenti, questa è follia pura e semplice, questa è una strada "facile" e ingannevole che la generazione dei videogiochi intravede sotto l'effetto delle droghe e dei cattivi maestri al servizio di interessi più grandi di loro. Ma a me sti grandi interessi non mi interessa neanche analizzarli, mi basta scorrere le foto delle povere vittime per indignarmi e sperare che si corra ai ripari al più presto e nella maniera più netta e decisa e finora pochi hanno dimostrato il coraggio di reagire sul serio. Le cause le cercheremo dopo......



Ettore Tangorra   2015

venerdì 9 ottobre 2015

Legge contro la blasfemia in Polonia.

Basta conoscere la Storia: la Polonia durante i secoli in cui lottò contro i vicini potenti, soprattutto i Prussiani e i Russi, trovò il fondamento della sua identità nazionale nel legame con la Chiesa di Roma. I vicini tedeschi erano per lo più protestanti e la Grande Madre slava, la Russia, che tentò più volte di fagocitarla, appartiene da sempre alla Chiesa Ortodossa d'Oriente, alla tradizione greco-bizantina. La stessa ortografia della lingua polacca che è parente di quella russa, fu volutamente mantenuta nell'alfabeto latino proprio per distinguersi. I motivi profondi di questo legame con la romanità si ritrovano quindi ahimè ancora oggi ben radicati nel popolo polacco (analogamente a quello che successe ad esempio in Irlanda dove la cattolicità marcò sempre volutamente e fanaticamente la differenza con la corona britannica). Non c'è dunque da meravigliarsi se oggi le posizioni polacche appaiono così retrive e tradizionaliste, specie dopo il ventennio del primo Papa polacco della Storia che fu anche uno dei più conservatori e nemici dell'innovazione che si siano mai visti sul trono di Roma!

domenica 23 agosto 2015

Ovunque in Europa sale il grido della secessione!

Proprio non capisco. Lungi da me voler difendere a tutti i costi gli Stati nazionali così come sono e come ci sono stati tramandati dall'Ottocento Romantico. Lungi da me difendere a tutti i costi lo Stato italiano con tutti i limiti e i difetti che ha. Non voglio neanche difendere i ricchi e prosperi Sudtirolesi che prendono tanti soldi da Roma e redistribuiscono meno degli altri all'Italia. Infine io comprendo perfettamente le rivendicazioni di un'"etnia" come ce ne sono tante sulle Alpi che si sono trovate per avventura chi di qua chi di là da un confine senza averlo deciso loro. Non voglio stare dalla parte delle ingiustizie sulla pelle dei popoli, ci mancherebbe altro! Però: eh però mi frulla nella testa da sempre un pensiero e non riesco a spiegarmelo, ed il mio pensiero è che si fa tanto parlare di autonomia da nord a sud d' Europa, dalle isole Faer Oer e dalla Scozia, fino alla Catalogna o alle Fiandre o al Sudtirolo, dalla Bretagna fino alla Sardegna e alla Corsica, dall'Alsazia e Lorena fino alla Sicilia......ecc...ecc... Ma mai, io dico mai che queste cose scalfiscano i paesi tedeschi d' Europa, come Germania o Austria. Anzi spesso è ad esclusivo vantaggio proprio di quei due paesi che si parla di autonomie e di secessioni. Perché non si parla mai di autonomia della Baviera o del Vorarlberg o dello Schleswig-Holstein o del Baden-Württemberg? In altri termini si vuole forse, in un'ottica europeista, smembrare pian pianino tutti quanti i paesi membri tranne, guarda caso, la Grande Germania? E di esempi ce ne sarebbero anche in est-Europa da fare. Forse che sotto sotto si voglia ricreare, in una Europa dominata economicamente dalla terra di Thomas Mann, una Grossdeutschland a solo ed esclusivo discapito degli altri? mah....non so, ma a pensar male a volte ci si azzecca. Buonanotte.


Ettore tangorra   2015

mercoledì 12 agosto 2015

Speriamo che sia solo l'inizio !!!

Abolito il CORPO FORESTALE DELLO STATO (non i Corpi Forestali locali delle regioni e province autonome).
In questo benedetto paese tutti che gridano allo scandalo perché gridare allo scandalo va di moda. Ma santiddìo una volta tanto che dopo 50 anni di polemiche inutili riusciamo ad eliminare i doppioni e i triploni non siete ancora contenti? Ma il cittadino deve continuare a mantenere in vita una macchina dello stato obesa solo per spiriti corporativistici particolari??? Ma che ne seguano altre di eliminazioni! Spero che al più presto tocchi alla penitenziaria, e che si faccia un unico corpo municipale o locale per tutta Italia come esiste in Francia! Giustamente sono stati eliminati reparti navali della Polizia di Stato che confluiranno nell'apparato aeronavale della Finanza. Giustamente le Capitanerie passeranno in gran parte alla Finanza e quelle che resteranno torneranno alla Marina. Giustamente le competenze forestali passeranno ai Carabinieri che resteranno Polizia territoriale di campagna con nuclei collaudati in difesa dell'ambiente e alcune competenze ancor più giustamente passeranno ai Vigili del Fuoco e alla Protezione Civile!!! Giustamente la Polizia di Stato presidierà i centri urbani in esclusiva (e mi domando perché non fonderla con un'unica polizia locale nazionale) Giustamente sta accadendo tutto questo ed è ancora poco, cerdetemi!!! Basta con gli sprechi e i doppioni e i triploni, solo in stati "dittatoriali" esiste una polizia che spia un'altra polizia e che ne spia una terza e una quarta e queste sono in competizione tra loro e dipendono da ministeri diversi e si nascondono tra loro informazioni come è sempre accaduto in passato, ma ve ne ricordate almeno popolo di smemorati???!!! In questo paese parlare di trasparenza è una chimera, di semplificazione è un miraggio, di risparmio per i poveri contribuenti una favola. Finalmente si inizia a fare qualcosina dopo decenni di parole, parole e parole! Ma perché non dobbiamo avere un unico corpo di polizia come in tutti i paesi civili? Perché dobbiamo ancora sobbarcarci la macchina più complessa e complicata del mondo? Sono state abolite finalmente le Province ma resistono ancora Polizie provinciali ambientali che si occupano di caccia e pesca.......ora Basta!



Ettore Tangorra    2015

sabato 4 luglio 2015

Guardando il mare

Provo tanto dolore nei giorni sprecati
quando gli orizzonti
sono strappati
cerco un segno di vita
amo la mia ferita
vorrei sapere che c'è
oggi nell'aria
quando passano tutti questi begli anni
sotto la pioggia delle parole
e di ciò che non si dice
ma non so aspettare
voglio passare sopra quel ponte
voglio restare
su questa nave
e guardare il mare.


Ettore Tangorra   2015

sabato 6 giugno 2015

Dimmi chi sei (per Simona)

Dimmi chi sei
io vedo i tuoi occhi
dimmi chi sei tu
che mi sorridi
e mi cammini accanto
ormai da tempo

dimmi chi sei
sei l'aria che fa volare
sei questo mare
sei un viaggio nel sole
sei un tempo lento
di danza

dimmi chi sei
sei nelle mie braccia
sei ciò che mi ha perso
per sempre
e mi confondo tanto
nel tuo profumo

dimmi tu ma chi sei
sei la mia traccia
quando esco di notte 
e quando torno da te al mattino
sei il sottile incanto
della mia vita.



Ettore Tangorra   2015



Lindbergh - Ivano Fossati

venerdì 22 maggio 2015

Oggi, cent'anni fa.

OGGI, CENT’ANNI FA.


Leggo che la disposizione del governo è che per il 24 maggio prossimo, a cent’anni dalla guerra, tutti i palazzi pubblici d’Italia, dovranno esporre il tricolore italiano (insieme alla bandiera europea) in segno di festa. Vale per tutti i Comuni e tutte le Regioni, e ovviamente anche per la Provincia Autonoma di Bolzano (Alto Adige come la chiamò Napoleone sul modello dei dipartimenti francesi, o Südtirol come la chiama il suo piccolo e fiero popolo di lingua bavarese e non austriaca come tutti pensano), dove però si sono opposti tutti e non solo gli irredentisti più estremisti ma anche il moderato governatore attuale Arno Kompatscher che pure appartiene alla Südtiroler Volkspartei legata al PD partito di governo.

Ma io proprio non mi capacito che tra altri cento anni noi si possa essere ancora qui a festeggiare in un certo modo la Grande Guerra, guerra suicidio dell’Europa, prima guerra “moderna”in cui i soldati dovettero togliersi pennacchi, uniformi sgargianti e multicolori e abbandonare il “galateo” e le “regole civili” per vestire i lugubri panni grigi, verdi e marroni e sinistri elmi d’acciaio sulla testa e terrificanti maschere antigas, dovettero salire su carri armati o su fragili aerei di tela e legno. Non mi capacito insomma che si possa essere ancora qui a festeggiare la vittoria di una parte sull’altra, a dire che sono da ricordare e onorare i tanti morti macellati nel fango e nella neve per la continuazione del Risorgimento italiano e per gli interessi di Casa Savoia. Tra altri cento anni saremo ancora qui con la sfilata degli alpini, i bersaglieri, la “canzone del Piave”, i discorsi roboanti dei politici sornioni e furbacchioni e i tricolori su tutti i balconi? Allora non possiamo criticare chi si ribella, chi fa il naso storto, chi non ci sta,  non possiamo deridere gli schützen coi loro moschetti e con le loro usanze seicentesche e le loro processioni di crocifissi (come non se ne vedono più quasi neanche in Sicilia ormai) criticare le loro leggi ancora patriarcali e contadine, e la loro paura di piccolo popolo di perdere l’identità. La provincia di Bolzano più volte massacrata nella Storia da duchi, imperatori e re, non fu proprio liberata ma semmai annessa dai vincitori italiani, tradita quando cadde l’Impero austroungarico e poi una seconda volta vent’anni dopo dal piccolo e comico dittatore tedesco di origini austriache, Hitler, tutto pappa e ciccia con un altro piccolo comico e grasso dittatore italiano, di sangue romagnolo verace, Mussolini, in nome di un patto scellerato che condusse l’Europa all’inferno.

Oggi questa provincia di 500.000 abitanti non è più costituita solo da poveri contadini e pastori, oggi è una provincia tra le più ricche e prospere d’Europa grazie anche ad un modello di autonomia rispettosa delle minoranze che la Repubblica italiana ha saputo alla fine costruire e che serve da modello per tante altre realtà nel mondo, grazie al suo piccolo popolo tenace e laborioso, al turismo di qualità e ai prodotti alimentari di qualità, ed è molto probabile che questo successo sia dovuto anche al fatto di essere politicamente autonoma, né austriaca, né svizzera, né bavarese, né completamente italiana, e io vorrei tanto che già oggi dopo cento anni si festeggiasse per ricordare i morti macellati e per onorare i vivi di un’ Europa diversa e che si alzassero le bandiere del rispetto e della fratellanza, della pace e della gioia di essere tutti europei, vorrei tanto che si smettesse di accusarsi a vicenda, altrimenti l’Europa continuerà a fare Harakiri in eterno! Dunque cambiamo nome a questa festa, non consideriamola più solo come una festa della vittoria militare italiana ma dandogli un nome che metta d’accordo tutti, tutti insieme dando prova di essere più cresciuti e più maturi.

Ettore Tangorra    2015



venerdì 10 aprile 2015

La Blasfemia

La blasfemia sarebbe offendere? Io dovrei tapparmi la bocca per "educazione"? No, chi offende non è chi apre la bocca ma chi vorrebbe chiudertela. Chi vuole chiuderti la bocca è lui a offendere l'intelligenza umana, con la sua sottile violenza, con l'umiliazione della mente, con l'incapacità di mettersi in un'altra prospettiva e di discutere usando il cervello. È chi si trincera offeso nelle sue ottuse convinzioni che mi offende.
La libertà sacrosanta è il diritto/dovere di poter dire liberamente che quello che c'è scritto su questo o su quel libro sono solo tutte puttanate che offendono l'uomo. E nessuno si deve permettete di zittirmi. Che sia lui a tacere, io continuerò a lasciarlo nel suo brodo primordiale e nelle sue superstizioni finché vuole, solo non si permetta di ergersi ad arbitro o di giudicare gli altri.
Brontosauro.

giovedì 9 aprile 2015

E noi paghiamo. Popolo di coglioni.

In questo maledetto paese tutti si scagliano giustamente contro i politici che siedono nel Parlamento di Roma (che fra l'altro sono per la stragrande maggioranza del nord. N.d.R.) oppure contro quelli che prendono il potere per una decina d'anni promettendo il paradiso e poi il paradiso tra nani del circo e puttane se lo costruiscono solo per se stessi e le loro famiglie! Dobbiamo capire che pur essendo legittimo criticare questa scarsa, inefficiente, becera e oltremodo ladra casta politica - che pure siamo stati noi col voto a mandare lì - il vero problema non è costituito da questo migliaio di persone ma bensì dalle decine e decine di migliaia di sconosciuti amministratori ed assessori inutili che occupano poltrone nell'amministrazione delle 103 province (per fortuna in fase di dismissione lenta) degli 8000 comuni che andrebbero ridotti ad un terzo, delle 20 regioni che andrebbero come minimo dimezzate, delle varie asl-ussl-ulls ecc... delle partecipate, di tutte quelle aziende che dovevano essere privatizzate come le poste e le ferrovie e ancora non lo sono state, di tutti quei ministeri e provveditorati e amministrazioni del tutto fallimentari e parassitarie che stanno dissanguando questo paese per garantire lauti e sicuri stipendi ai pochi eletti della penisola che non possono mai essere licenziati e non si sa perché, neanche fossero stati investiti dalla divinità! Manteniamo forniture, spese e bilanci per almeno 8 corpi di polizie e armi varie tra statali e locali che non servono a niente, mentre la gente non ha neanche diritto ad avere una misera casa popolare! Vogliamo sembrare una potenza regionale che neanche sa farsi rispettare quando catturano, a torto o a ragione, due militari all'estero e li sequestrano ridacchiando alle nostre spalle e sbeffeggiandoci davanti al mondo intero! Manteniamo davvero una classe aristocratica e clericale degna del XVIII° secolo francese prima della rivoluzione, che spreme sangue agli operai e agli imprenditori in cambio di salamelecchi e connivenza nelle truffe e nei raggiri di stato. Facciamo davvero schifo, siamo stati noi a creare questa aristocrazia con la nostra ignavia e codardìa, con la speranza magari di mettere le mani anche noi nella merda insieme a loro, e magari trarne profitto. Questa è la verità. Siamo noi che manteniamo in piedi tutto 'sto schifo immondo e intanto ci lamentiamo e mostriamo i pugni e facciamo le rate per il Suv di moda o per la BMW metallizzata o per inutili matrimoni di figli che tanto tra 2 anni (o anche meno) divorzieranno, e studi costosi per quei pochi figli che un lavoro lo troveranno forse solo a Londra, e non abbiamo neanche la casa di proprietà o un lavoro sicuro! E intanto tutti ci chiedono soldi, sindacati vestiti di rosso e preti vestiti di nero e tutti quelli che in un modo o nell'altro ce lo mettono in quel posto chiedendoci anche l'8 o il 5 per mille!!!!! E noi paghiamo, è chiaro.
Brontosauro incazzato

Ma come si fa?

Come si fa a spiegare a tanti idioti che leggono il Corano o la Bibbia che nessuno, né padre, né marito ha il diritto di picchiare una donna, una moglie o una figlia? Come si fa a spiegare che nessuno ha il diritto di ammazzare o massacrare gli altri in nome di un dìo che nessuno ha mai visto? Come si fa a spiegarlo a tanti imbecilli che leggono il Corano o la Bibbia che nessuno ha il diritto di dire ad altri quello che "si deve" o "non si deve" fare? Come si fa a far entrare nella testa ignorante e stupida di tanti che leggono il Corano o la Bibbia che nessuno ha, né avrà mai, il diritto di negare ad altri di appartenere ad un' altra fede o anche DI NON APPARTENERE AD ALCUNA FEDE? Come si fa a spiegare a questi deficienti che ognuno ha il diritto di seguire la sua tendenza sessuale, di seguire il suo cervello o la sua coscienza senza dover rendere conto di ciò ad idioti vestiti di nero o di bianco? Come si fa?
Non si può sottovalutare questa nuova minaccia fascista delle religioni monoteistiche nel mondo, anzi direi addirittura nazista giacché si stanno macchiando di crimini vergognosi contro l'umanità, solo e soltanto per imporre ad altri ciò che è scritto in un libro che non si sa bene da chi e perché fu scritto (probabilmente solo per assoggettare le masse ignoranti di caprari e pecorari di millenni fa).
Questo è dunque il medioevo prossimo venturo di cui parlava Roberto Vacca 30 anni fa? Questo è il tributo che l'umanità sta pagando a causa della sua ignoranza totale dalla Scienza e del metodo scientifico, il solo utile a spiegare le cose, la sola "divinità" a cui dovremmo umilmente piegarci per capire l'universo. Contro tutto ciò, dall'alto dei miei quasi 60 anni d'età, mi dispiace miei cari perbenisti e benpensanti, dico che non c'è che un'arma, prima che sia troppo tardi. E quest'arma è la repressione sistematica ed anche violenta di ogni forma antidemocratica e ignorante di terrorismo: qui non c'è tanto da chiacchierare ormai, di parole e discorsi se ne sono sprecati anche troppi, qui c'è da obbligare anche con la violenza se necessario le coscienze degli ignoranti ad istruirsi, a capire e a conformarsi all'intelligenza umana. O vogliamo tornare al rango di bestie nel giro di un secolo o anche meno?
Brontosauro incazzato.

giovedì 19 febbraio 2015

Ce ne vuole di tempo sai (per Sabina)

Ce ne vuole di tempo sai
per rendere sopportabile
e dolce
il caro ricordo
di quei tempi in cui
camminavo con te
come sulle nuvole
come ubriaco
quando nulla era pesante
o troppo duro
e nuotavo felice
nel verde dei tuoi occhi
e delle tue prime emozioni
che avrei voluto darti
sempre più grandi
sempre più forti
quando tenevo quella piccola mano
e sentivo il tuo sangue
che batteva
insieme al mio cuore.

Ce ne vuole di tempo sai

per scordare quel tempo
per scordare il calore
dei tuoi sorrisi
per scordare tutta quella strada
percorsa sempre avanti
per raggiungere te
per bere a grandi sorsi
tutte le emozioni
che piccolina mi davi
e che ancora mi dai
tutti i respiri profondi
il vento sulla faccia
e l'acqua del mare
e le tue risate
sulla neve
che mi rendevano
invincibile
e per sempre
immortale

Ce ne vuole di tempo sai

ce ne vuole 
più dei miei
capelli grigi
più dei tuoi anni
colorati di passione
i ricordi sai
di tutti quei giorni
diversi nel tempo
diversi nello spazio
non mi lasceranno più
come una musica
o come un sogno
dentro agli occhi
perché
i giorni passati con te
sono ormai specchi
della mia anima
per sempre.




Ettore Tangorra    2015

lunedì 19 gennaio 2015

il mare

bianca come la schiuma
di questo mare
è la mia rabbia
è la mia furia
è come sabbia grigia
sulla battigia
che si rivolta
urlando al cielo
se almeno una volta
io riuscissi a dire
quel che mi sussurra
sarebbe bello volare
ma non basterà
la mia vita
o quest'acqua azzurra
le ferite
sulle braccia
quando di notte
prima o poi
tutto nel mare
si dissolverà.


Ettore Tangorra   2015

venerdì 16 gennaio 2015

Barack Obama e la marcia di Parigi.

Non credo che Barack Obama dovrebbe scusarsi o addirittura vergognarsi, come hanno detto molti, di non aver direttamente partecipato alla bella marcia di Parigi insieme a tanti capi di stato.
Non lo credo perché, mi sbaglierò, ma lui è stato tante volte molto chiaro con questa Europa: basta mettersi a piangere e chiamare sempre lo zio Sam ogni volta che ci si sente in pericolo, per poi puntualmente accusare gli USA di essere, come per fortuna sono, il poliziotto del mondo. Quei tempi devono passare, la mentalità deve cambiare, la seconda Guerra Mondiale è ormai un lontanissimo ricordo (dato che ormai siamo dentro ad un terza Guerra Mondiale). I politici europei si sforzino di accelerare i passi per una reale Unione politica e militare che sappia parlare e agire con una voce unanime difronte alle sfide del futuro e alle crisi del mondo. Se l'Europa non farà così non rialzerà mai più la testa, resterà frammentata e titubante, incerta perfino sui suoi valori fondanti che sono irrinunciabili per tutto il pianeta ormai, come la Democrazia e la Laicità. Questa non è un' Europa che durerà tanto così com'è messa, e Obama l'ha detto più volte. Credo francamente che la sua assenza sia stata piuttosto legata ad una forma di discrezione, di osservazione per così dire, come a significare che "sono lì con voi col cuore, pronto ad appoggiarvi, ma dovete sbrigarvela da soli a sbrogliare il gomitolo, io posso solo darvi una mano ma non essere sempre solo io a togliere le castagne dal fuoco".
Così lo interpreto io.
Altro problema che l'Europa divisa e frammentata fa finta di non vedere è quello del rapporto della Russia post-comunista dello Zar Putin: vogliamo continuare a dividerci anche su questo? Vogliamo ignorare che il problema esista da 25 anni ormai e continua a non essere risolto? Vogliamo invogliare questa Russia, che è parte dell'Europa storicamente e culturalmente e che non si trova su un asteroide lontano, ad evolvere in senso più democratico e laico? Questo ed altro ci dice Obama secondo me, per il nostro bene e la nostra sopravvivenza, altrimenti scompariremo e con noi scompariranno davanti all'avanzare della barbarie anche tutti i nostri Valori Universali.

venerdì 9 gennaio 2015

Eh no amici umani, ora bisogna fare un passo avanti

Ora bisogna fare un passo avanti o saremo tutti perduti per sempre.
La posizione di un positivista, laico, ateo, razionalista, come io sono convintamente, è una posizione scomoda sì ma perlomeno sincera, e oggi sento di dover fare un passo avanti, anche se questo di sicuro urterà la suscettibilità di qualcuno. Ma se io credo che al di fuori della ricerca scientifica e del cervello umano non vi sia nulla che si possa chiamare progesso, ebbene ho quasi il dovere di farlo. Lasciare i miei simili crogiolarsi nelle tane ideologiche "sicure" coi loro fantocci religiosi rassicuranti, per me è come lasciare che un bambino, un figlio, di 14 anni giochi ancora con i pelouche senza spronarlo a crescere per il suo bene e per il bene di tutti.
Non è più il caso di farsi dei complessi o dei sensi di colpa: qui è in gioco il futuro dell'umanità: il rispetto per l'altrui credenza religiosa non deve comportare l'agnosticismo, il distacco, il lavarsene le mani, il seguire l'"educazione" del politically correct o, peggio, la diplomazia. Per me questo è diventato un lavarsene le mani che non va più bene, perché gli effetti del troppo rispetto per ciò che è "deviante" sono sotto gli occhi di tutti.
E non è solo l'Islam, che mantiene la gente nell'ignoranza medievale, ma sono anche e soprattutto i residui di superstizione che permangono anche nel mondo cristiano e di tutte le altre grandi religioni. Bisogna evitare tutto questo sciocco "rispetto", per Maometto, per Gesù, per il Papa, per Buddha o per qualsiasi altro feticcio privo di fondamento: l'educazione e il rispetto devono essere concentrati solo ed esclusivamente sulle donne e sugli uomini che compongono questa disgraziata umanità: sono loro le vere divinità, sono loro i veri destinatari della nostra venerazione e del nostro rispetto, e non qualcosa che non c'entra nulla, che è privo di fondamento, che è "avulso" da questa umanità e creato nei millenni solo dall'ignoranza, dalla fantasia e dalla paura dell'uomo "pre-scientifico", l'uomo che non possedeva gli strumenti di ricerca potenti di cui noi oggi disponiamo, l'uomo e la donna che non avevano nel loro cervello neanche l'ombra del concetto di Scienza, coloro che, consentitemi questo paradosso, vedendo un cespuglio che bruciava e che parlava non potevano neanche solo immaginare che vi potesse essere nascosto magari un walki-talki o un moderno cellulare, attribuendo quella voce a un "dio"....e a chi sennò?
E' finita l'epoca del rispetto e dell'educazione e ora deve iniziare quella della dissacrazione sistematica, buttando alle ortiche i salamelecchi: perché nessuno ha il diritto, in nome di tradizioni infondate e trascinate fino al nostro millennio per motivi politici e di potere di uomini su altri uomini, ripeto nessuno ha il diritto di mettere a repentaglio questa umanità alla disperata ricerca della verità. Se noi oggi patiamo ancora di patologie antiche l'unica colpa è da ricercare in queste tradizioni millenarie trascinate coi denti fino ai giorni nostri, a questi pelouche dannosissimi con cui far giocare ancora donne e uomini ormai coi capelli bianchi.
Nessuno ha il diritto di crogiolarsi con questi giocattoli, anzi giungo a dire che non esiste alcun diritto a farlo, in nome dell' Umanità!
Chi dice che è democratico lasciare ognuno nelle proprie convinzioni in questo campo è solo un incosciente con gli occhi chiusi anche lui. Chi ancora oggi afferma che si debba rispetto per il sentimento religioso della gente è un cattivo educatore e un pessimo maestro, anzi neanche un maestro, perché è comodo non occuparsi del futuro di tutti noi, lavarsene le mani credendo di fare esattamente il contrario: non sono la carità e la compassione che ci salveranno, ma le nostre cellule grigie. Bisogna rompere questo tabou.
Io stesso per anni ho pensato che non dare scandalo fosse bene: niente di più sbagliato, perché bisogna invece indignarsi ogni giorno ed ogni ora e ricercare invece proprio lo scandalo, l'ironia pesante e la dissacrazione continua per progredire, lo scandalo per scuotere le coscienze addormentate di tutti, lo scandalo per ritrovare la nostra vera divinità che è in noi stessi e in nessun altro "alieno" o "amico immaginario" della nostra fantasia e della nostra cultura.
In questo momento della storia solo noi occidentali più evoluti possiamo tentare di fare questo, altrimenti i secoli a venire si trascineranno dietro ancora tanti "rottami spaziali" che ci cadranno addosso ogni volta.


Ettore Tangorra,    2015

LA STORIA COSA INSEGNA A NOI ITALIANI?

LA STORIA COSA CI INSEGNA? La Storia ci insegna che come nel Medioevo e nel Rinascimento i singoli Stati italiani erano al culmine del loro ...