e tutto ormai crediamo di capire
non avremo paura degli occhi
e di quello che possono dire
in un solo momento
che è solo questione di cura
di dove soffierà il vento
è il rischio di amare e di non sapere
come si fa a morire
se non stai attento
come è dolce l'attesa
che cade sulle braccia
che soffia sul collo e poi va via
senza aspettare un minuto
è qualcosa da imparare
ma non a scuola
che non si può fare
forse davanti a quel campo d'agosto
dove ci si può tuffare
e poi risalire senza più fiato
eppure io ci sono stato
ma non sono capace di dire
cosa mi ci aveva portato
come una domanda difficile e troppo saggia
che martella la fronte
e riprendo il viaggio interrotto
e riprendo il viaggio interrotto
sull'asfalto di quei ricordi dannati
delle cose viste e poi dimenticate
per capire che il meglio è arrivato
e che domani sarò con te
sdraiato su quella spiaggia
davanti al mare di notte
pensando al presente e al passato
per poi ritrovarmi a ripetere mille volte
il tuo nome.
il tuo nome.
Ettore Tangorra 2011
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