mercoledì 28 settembre 2011

il volo

Sono crollati gli altari di pietra
i libri di favole sono bruciati  
ho fatto un patto col sole  
rubo promesse al vento
ho ucciso l'anima in un giorno d'estate 
e non ho chiesto perdono
il mio rifugio è tra i sassi
fatto di sangue è il mio pasto
ma il cuore non è spento
se traccio ancora una rotta 
in questo mare corsaro
dove difficile è amare 
ti darò da mangiare il mio fegato scuro
ti coprirò con le piume
faremo amuleti di ossa
e quando l'aria è propizia 
con te spiccherò il volo
rapace e sicuro.





Ettore Tangorra  2011














domenica 25 settembre 2011

parole d'amore

Ne riparleremo domani
quando anche il sole sarà diverso
e le mie mani ricorderanno 
quello che ho toccato e respirato
quello che ho amato e baciato
e forse urlato con te
solo per sentirlo più forte
parleremo domani, lo so 
e se domani non lo farò
sarà per sempre
quel raggio di limpida luce degli occhi
a ricordarmi che aspetti ancora
che io faccia vivere in me
la voglia di dire le cose più chiare
ecco vedi che infondo ad ogni strada diritta 
o aspra che sia
infondo ai gesti d'amore
c'è come una strana follia
una inattesa magìa
di frasi sospese nel vuoto
di lettere care da dirsi all'orecchio
questione di forma
specchio segreto
voglia di giuste movenze
a corona di gesti segreti
promesse da vivere ancora
perchè di esse viviamo
e poi le vestiamo con cura
a proteggere l'anima nostra
come vogliamo che sia
così come la vedi 
e infondo la credi
che curi l'atteso dolore
e dopo questo saprai 
se è onesta la mano 
e sinceri i miei baci
se puoi veramente
lasciare che il tempo solo sovrano 
conceda a me di vestire l'abito d'oro
della verità.




Ettore Tangorra  2011





il viaggio

Troverai un senso
certamente
se un senso vuoi
se un senso c'è
ma non odiarmi per questo 
solo ascolta lontano
guarda quell'aria lassù
non ti stancare di amare
meriterà il tuo cuore 
quest'aria di ghiaccio
l'acqua di cristallo 
ti darà il consenso
sospenderai il respiro
nel verde
ferma la fronte
e le gambe
al rapido passaggio
sarà come giocare adesso
lungo la strada di lavagna
oltre quel fiume di sasso
dopo quel ponte d'abisso
scoprirai in un momento
quel valico scuro
di nebbia e d'argento
intuirai il passaggio
e spingerai il motore
fino alla costa
su quella strada stretta
come una storia interrotta
da ripercorrere ancora
senza fretta
dimmi che conserverai
questa bellezza
e un giorno
gli occhi stanchi 
e le mani
in quel momento esatto 
forse domani
tutto potranno ricordare
sfiorando questa terra
già odorosa di mare.




Ettore Tangorra  2011

amore rubato

Parlami ora e guardami
o non guardarmi più 
in questa valle umida 
a dimora il cuore io metterò
perchè ti devo la mia libertà
sotto quel leccio
ti devo ore d'amore
risa di abbracci e pianto
hai aperto onesta la mano
io fremendo l'ho baciata
chi ci darà indietro tutte quelle ore
non oso misurare il tempo
ne' le intenzioni
se ci tocca il ricordo
ho ancora quel calore nelle mie mani
e sulla mia bocca
quell'energia d'argento
e la schiena piena di foglie
forse non lo rivedrò quel bosco
in questo autunno pieno di vento
ne' i verdi tralci nei filari
in questo bellissimo giorno senza futuro. 







Ettore Tangorra  2011




giovedì 22 settembre 2011

sentiero antico

Mandami pure un saluto
quando t'accorgerai 
di aver bevuto avidamente l'anima mia
che in vetro di cristallo trasparente io ti donai
e sbaràzzati di quella foto senza paura
dove partecipo distratto come ad un contratto
stretto nella mia giacca di lana bruna e scura
mostrami i tuoi occhi
io nelle mie scarpe intriso di affanno e di sorriso
a chiedermi se ero degno e se bastasse ancora
tutto quel sangue e la fatica
quando della passione
ostaggio ti credevo
non misurando il tempo
se ancora tempo c'era
tu sola del vantaggio tuo
eri custode avida e fiera 
mostrami la faccia dura
lungo il sentiero antico
ed io tra questi sassi 
ed il più acuto dolore
non avrò mai più paura di amarlo 
questo mio cuore.



Ettore Tangorra 2011

il tempo

Il tempo è l'unico dio 
limite estremo
monito vigile e chiaro 
mi chiede conto del come
ma non mi spiega
insormontabile cima 
gustai l'istante più puro
mi chiede conto
del dove e del quando
pretende duro pedaggio
al cuore che s'affeziona
il tempo è un dio assassino
logora i passi
fieri e pesanti
spezza gli ardori
la sua promessa è passata
che la speranza è già vinta
alla sua guardia non sfuggo
copro la fronte
e i miei occhi
sue sono tutte le fronde
di quel ramo
e mischio di terra
e di sangue le mani
in questo vago passaggio
d'amore. 



Ettore Tangorra  2011

mercoledì 21 settembre 2011

Iberia

Torrida di ossidiana 
era la strada
e quell'immensa voglia
e quel preciso intento
chiedimi di ricordare 
cosa provi dentro
cosa scorre nelle mani
e nutre i tuoi pensieri
cielo immobile
davanti a me
oggi forse come ieri
avrà un sapore strano
l'acqua che mi bagna
cielo che non rispondi
ma che tutto chiedi
cielo chiaro e lontano
cielo di Spagna
terra che m'ha strappato 
rapido fiume in piena
le pietre gialle ora 
mi saranno amiche
solido rifugio ancora
sarà quel tronco scuro
poi si rinfrancheranno gli occhi
dietro alla collina
e non avranno pace 
le mie forti gambe
se le saprò guidare
fino a intuire il mare
finchè l'acqua
non mi tocchi
non proverò dolore
non perderò l'ardore
e la pazienza
poi altri confini ancora
e boschi alti e puri
avverto la tua essenza
appena dopo il guado
terra del Fado
luce negli occhi
scintillìo del mare 
che mi sorprende
terra ritrosa ora
io ti discopro il velo
verde il mio sguardo
terra di vele e vento
che le dispiega
se tutto poi rivedi
saprò quando l'amore mio 
si sarà spento.



Ettore Tangorra  2011















sabato 17 settembre 2011

figlia mia

Guizzo di girasole nella luce
tra acqua e vento
odore forte di gelsomino
tra pietra e terra
in questa notte
miliardi di puntini rilucenti
il gufo passa
tra il fruscìo dei rami
che ti racconterò amor mio
mentre ti stringo al petto
mentre le braccia mie
si fanno come culla
e mi sorprende il sonno
accanto a te odorosa
di miele e di rosa
cosa mi inventerò
per far brillare gli occhi
e per sentir la gioia
io mi farò buffone
su questo campo immenso
pur di vederti
donna di passione
e non risparmierò il dolore
tra i capelli tuoi
io metterò il mio cuore
proteggerò i tuoi passi
nelle tue mani verserò
distillato di sangue
e more.



Ettore Tangorra  2011

al mio amore

Occhi belli e gentili
sorriso audace della bocca
e nelle tue braccia
di margherita odorose
trovo la vita
cuore randagio
cuore di luce e sole
cosa ci unì
tra l'erba e il vento
finito il tempo della guerra
lasciai la maschera più dura
per ritrovare le tue mani
voglio portarti fino al mare
ma non domani
voglio portarti questa notte
guidando forte
tutta la strada
guardami gli occhi
non sono ancora stanco
voglio volare
ti sento qui vicina a me 
sulla sabbia e nel sole
ape del mio alveare
di miele e di faggio
ti sposo a maggio
e non vorrò più
guardare questo cielo
senza di te.







Ettore Tangorra  2011

la casa sulla costa

Trovami un posto dove guarire
lassù tra gli alberi e il mare
e rami d'albero dove sparire
quel vecchio muro sarà la diga
nelle sue pietre la mia fortezza
inespugnabile tra il vento
strette finestre di vetro e argento
il tetto rosso tra il verde intenso
e quella vite dai frutti scuri
fatti col sangue dei miei dolori
è lì che ho voglia un po' di morire 
lasciate pure che venga il sole
poi venga l'acqua con il suo odore
sappia di resina la pelle 
falcerò l'erba col mio sudore
forse ho capito come guarire
veloci nuvole dal mare
spezzando i piedi
ed anche le mani
salvando quel che c'è da salvare
custode ruvido del mio cuore. 





Ettore Tangorra  2011


senza dio

Credo che si debba rinunciare a dio
credo che la vita scorra anche nel buio
voglio che anche tu conosca  come ho visto io
l'angelo di ghiaccio scuro della verità
no, non chiederò alla vita di finire
e non piegherò la schiena all'ansia
o allo spavento
voglio che anche tu ritorni senza mai partire 
correremo insieme il rischio della libertà
e sarò sempre uomo quando arriverà anche il freddo
quando nelle scarpe scure 
affonderò il mio pianto
quando camminando ci sorprenderà
noi saremo soli con la nostra età
e non sarà di dio neppure quel mantello scuro
nè il sole che mitraglia ora la rugiada
sarà tutto nostro il resto della strada
nostri gli alberi di faggio 
e il vento ci amerà.




Ettore Tangorra  2011

LA STORIA COSA INSEGNA A NOI ITALIANI?

LA STORIA COSA CI INSEGNA? La Storia ci insegna che come nel Medioevo e nel Rinascimento i singoli Stati italiani erano al culmine del loro ...