martedì 11 ottobre 2011

le mie mani

Alle mie mani ho chiesto di osare
ho chiesto di fare senza forse sperare
ed ho affidato il fragile amore 
a loro ho chiesto di parlare
per riscattare i giorni e le notti 
ho chiesto di darmi da bere e mangiare
mai di pregare
e rivolgevo in alto quel pugno
quando sfidavo quel tempo
mentre curavo i miei occhi
in quell'acqua d'argento
e per sfidare il destino le ho rotte 
su quella dolce collina
dove una fredda mattina ridevo 
quando affondavo i miei piedi nel fango 
per vedere dove si arriva 
proprio nel punto in cui era la luce sottile
amica sincera 
che illuminavi quei frutti 
in quella livida sera 
quando verità e onestà
nei miei poveri gesti vedevo.






Ettore Tangorra 2011













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