quando resto senza voce
sono i pensieri importanti
i sussulti del cuore
i passi lenti delle gambe
il suono più veloce della mente
e sorrido con forza
quasi a fermare il tempo
in questo spazio grande
ma che non spaventa
come quel bel campo
coltivato a colza
coltivato a colza
davanti al folto del bosco
e in questo luogo d'amore
in quest'aria sapiente
di fatica e rispetto
sopra le pietre fredde
sotto la quercia nera
vorrei restare fino alla fine del libro
e quando tutto è già stato scritto
in questa luce amica
parlo ancora con la terra
apro le labbra e provo a dire
apro le labbra e provo a dire
se il buio che rapisce ora la scena
accompagnerà la luce
soltanto a morire.
soltanto a morire.
Ettore Tangorra 2011
Nessun commento:
Posta un commento