mercoledì 2 novembre 2011

l'alluvione del 2011

Chiedi a noi di sporcarci le mani 
sì, chiedi a noi di andarli a salvare 
ci chiedi di metterci muscoli e amore
ci chiedi tutto l'impegno 
e farai leva sul nostro buon cuore
non hai faccia nè anima da salvare  
non hai freno nè giusta decenza    
solo ti lavi la coscienza 
quanti di noi si lavano la coscienza 
quanti hanno colpe da pagare 
non ti vergogni neanche del tuo nome 
no, non ti penti di essere ancora vivo 
come farai a dormire stanotte  
come farai ad accarezzare i capelli
della tua figlia prediletta 
non hai conti da pagare 
perchè sai che non ne pagherai
il tuo conto corrente è bene al sicuro 
e in pensione alla giusta età certo ci andrai
non dubiti mai del tuo futuro
mi chiedi ora di farti questo favore 
non hai pudore, tu non hai nessun pudore 
Giuseppe è morto sepolto da tre metri di fango
Maria ha perso il suo bimbo nel grembo
mi chiedi ed insisti
vuoi fare leva sul mio buon cuore 
vuoi solleticare tutto il mio amore 
non ti accontenti di quello che sei
ora mi chiedi di telefonare 
va bene tutto purchè ti vada in tasca 
ma vacci tu e portati gli stivali
fai sapere a tutti tu dov'eri
in quel tempo maledetto dov'eri
fai sapere a tutti che non ci pensavi
vacci e portaci tutti i tuoi complici e amici 
io no che non ci sarò
dammi del pavido se hai il coraggio 
non c'è limite al peggio, forse non c'è di peggio
ma io lo griderò il tuo nome 
e lo trascinerà anche il vento, lo so che non ti spavento.
io già la vedo la tua sporca tresca 
e non ci sto a tutta 'sta manovra 
io non aiuterò nessuno stanne certo 
io non verrò laggiù per regalarti
quest'anima pulita dove specchiarti.







Ettore Tangorra 2011


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