nè pena o distruzione
ho troppo rispetto del tempo
di quel che costruisce
conservo cura nel cuore
tengo basso lo sgardo degli occhi
e misurato il passo
non toglierò a qualcuno
non taglierò quel tronco
non brucerò quell'erba generosa
non batterò il mio pugno per primo
non verserò quell'acqua d'argento
ho rispetto del lavoro delle mani
del sacrificio attento
mi placa l'armonia
la giusta geometria
il patto degli occhi
l'accordo delle cose
la forza razionale della mente
la naturale costanza
la nobile ragione della gente
non darò scandalo per primo
se non tradirai la mia coscienza
se la mia violenza e la rabbia
tu non risveglierai
col mostro dell'ingiustizia
la bestia ingorda e vile
dell'arroganza
dell'arroganza
senza alcuna eleganza
e allora vedrai
quel che il mio braccio potrebbe fare
la fame di vendetta provocare
quando l'agnello si scopre
dotato di zanne bianche affilate del lupo
dotato di zanne bianche affilate del lupo
di unghie feroci dell'orso
della spada pesante e fiera
del giudice severo
del giudice severo
perchè non credo al dilà del cielo
nè a responsabili altrove
non vedo giudizio
che su questa terra
che su questa terra
nel cuore degli uomini
soli padroni
di ogni saggio consiglio
di ogni saggio consiglio
naviganti tra polvere e sole
con la potenza infinita
delle loro parole.
delle loro parole.
Ettore Tangorra 2011
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